On. Mario Borghezio, deputato della Repubblica, sul caso Breivik:
« Il "no" alla società multirazziale, la critica dura alla viltà di un'Europa che pare rassegnata all'invasione islamica e financo la necessità di una risposta identitaria e cristiana di tipo templare al dilagare delle ideologie mondialiste, sono ormai patrimonio comune degli europei, fra cui il sottoscritto. A nessuno, però, è oggettivamente lecito pensare che queste idee, profondamente sane, presenti anche - al netto dei propositi di violenza - negli stessi scritti di Anders Behring Breivik possano aver a che fare con il terrorismo assassino stile Al Qaeda. Al contrario, le numerose stranezze esecutive di questa azione terroristica, realizzata da un individuo lasciato agire impunemente da solo, noto su internet per le sue elucubrazioni ultraestremiste, fa molto pensare. Anche alle finalità oscure di quelle forze mondialiste a cui interessa criminalizzare certe idee che in Europa stanno riconquistando i cuori dei veri patrioti e che non sono certo in sintonia con l'ideologia mondialista. E allora, è più che lecito domandarsi: a chi giova la 'mattanza' di Oslo? »
E, per onor di cronaca, da
wikipedia:
Nel 2009 è apparso in una videoinchiesta di Canal+ dal titolo
Europe: ascenseur pour les fachos (
Europa: ascensore per i fascisti). Invitato nella sua veste di parlamentare europeo della Lega Nord ad un «incontro di formazione» del movimento nizzardo identitario francese '
Nissa Rebela' (considerato di estrema destra dai media francesi), lo si nota al termine del suo accorato intervento mentre si ferma a parlare con alcune persone dando loro dei consigli per conquistare il potere gradualmente, penetrando nelle istituzioni, senza però essere etichettati come fascisti. L'operatore riesce ad avvicinare Borghezio, che dice ad alcuni militanti:
« Bisogna rientrare nelle amministrazioni dei piccoli comuni. Dovete insistere molto sull'aspetto regionalista del movimento. Ci sono delle buone maniere per non essere etichettati come fascisti nostalgici, ma come un nuovo movimento regionale, cattolico, eccetera, ma sotto sotto rimanere gli stessi. »
(Mario Borghezio)
Una buona notizia.
Alla buon ora. Sembra che sia finalmente giunto il momento per l'Italia "to sack Berlusconi" come già si augurava l'Economist ben 5 anni fa.
La sfida di Napoli.
Vedere l'Italia dei Valori andare al ballottaggio con il PDL a Napoli apre uno squarcio di speranza per la capitale della Camorra. Adesso è compito del PD indirizzare i suoi elettori verso il candidato giusto: la scelta tra il burattino di Cosentino e un PM non dovrebbe essere troppo difficile, nemmeno per i dirigenti del PD ma la loro fantasia è senza limiti.
Dobbiamo inoltre sperare che l'IDV, un partito da 5%, sia in grado di esprimere una classe dirigente coerente con i valori di cui si fregia nel suo stesso nome, tenendo alla larga gli Scilipoti.
Epilogo (?)
Attenzione al colpo di coda del Caimano.
Ad ogni elezione ricomincia a serpeggiare puntuale, seminascosto, tra il detto e il non detto, il ricatto del male minore. Quel ricatto che ci sentiamo continuamente ripetere dai nostri compagni: "se non voti PD, vince lui". Anche se il PD continua a candidare pregiudicati e indagati, anche se continua a votare l'immunità parlamentare per qualsiasi indagine della magistratura, anche se, ogni volta, scende a patti con Berlusconi pur di garantirgli una via di fuga dai processi, anche se...
Ci raccontano che il PD è il male minore. Non ha fatto una legge sul conflitto di interessi quando ha potuto ma ci ha provato: l'ha fatta fare a quello con il conflitto di interessi, che se lo racconti la prendono per una barzelletta; quella legge è un monumento, al conflitto d'interessi. L'immunità parlamentare? Una riforma condivisa! Per non parlare dell'indulto: sappiamo tutti a cosa è servito.
Quale sarebbe la differenza tra un futuro governo Berlusconi quater ed un Bersani primus? Pensate veramente che Bersani, ed il PD in genere, voglia (non dico riesca, ma solo voglia) interrompere il conflitto istituzionale con la magistratura e riallacciare i rapporti? Qualcuno pensa davvero che sarà cancellata qualche legge vergogna, tipo il processo a scadenza o il domezzamento dei termini di prescrizione anche dopo il primo grado (ex Cirielli)? Pensate che l'obiettivo di Bersani sia quello di potenziare il welfare (sanità, scuola, polizia...), anche a costo di aumentare, sul serio, la lotta all'evasione? Come si fa a credere che Bersani voglia, finalmente, dotare anche l'Italia di una seria legislazione anti-trust?
Come possiamo credere che il PD voglia combattere l'evasione, la corruzione, la mafia quando sembra anelare più dell'aria un'alleanza elettorale con il partito che vanta quasi più indagati e condannati per evasione/elusione fiscale, corruzione/concussione, favoreggiamento/concorso esterno che incensurati. Come se al PD non bastassero i suoi.
In questo stato di cose non resta che rassegnarsi. Se l'alternativa è questa, meglio Berlusconi. E la mia non è ironia: parlo sul serio. Meglio l'annientamento completo delle istituzioni liberali a questo limbo, così, magari, qualcuno torna a liberarci.
Adesione all'appello di
Diritto alla Rete contro il DDl alfano che imbavaglia la Internet italiana.
occhiopermille, l'otto per mille ci costa un'occhio.