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Un mare di onde elettromagnetiche

Dispositivi senza fili ormai ci circondano: dal cordless di casa all'inseparabile telefonino, dalle sempre più diffuse connessioni ad internet wi-fi al bluetooth.
Siamo immersi in un mare di radiazioni ma nessuno sarebbe disposto a rinunciarci, grazie alle numerose comodità che ci offrono. Sebbene ancora in tanti pensino che siano dannose.

Cercherò di spiegare perché, secondo me, i campi elettromagnetici di questo tipo, usati per le telecomunicazioni, non sono pericolosi per la salute.

Che cos'è un'onda elettromagnetica?
La definizione potrebbe variare un poco a seconda che lo chiediate ad un fisico piuttosto che ad un ingegnere delle telecomunicazioni ma, in sostanza, si tratta di un fascio di fotoni.
Ad ogni fotone di questo fiume è associata un energia proporzionale alla sua frequenza di oscillazione (vuol dire che, più il fotone è agitato, più è energetico); questa energia, per esempio, viene sfruttata per indurre piccole correnti nell'antenna del nostro cellulare.
Anche la luce è un'onda elettromagnetica composta da fotoni con frequenza compresa tra 400 THz e 800THz (Tera Hertz, milioni di milioni di hertz). Viene irraggiata dal Sole (insieme a fotoni a frequenza anche molto più alta che vengono bloccati dagli strati più alti dell'atmosfera) si riflette sugli oggetti che ci circondano e viene catturata dai nostri occhi, permettendoci di vedere.
Le onde luminose non possono essere nocive per l'uomo, dato che ci siamo evoluti per vivere alla luce del giorno: se potesse ucciderci non ci sarebbe stata vita diurna sulla terra.
Insieme alla luce visibile, però, anche un po' di ultravioletto riesce a passare attraverso l'atmosfera e, essendo a frequenza più alta può alterare il patrimonio genetico delle cellule della pelle, per questo, chi non ha una protezione naturale (abbronzatura) deve usare le creme solari.

Perché le onde elettromagnetiche fanno venire i tumori?
Quando un fotone ad alta energia (quindi ad alta frequenza) colpisce un atomo, gli cede parte della sua energia, destabilizzandolo. Quando l'atomo in questione fa parte di una molecola di DNA in una delle nostre cellule, quest'ultima può trasformarsi in una cellula cancerosa.

Perché vengono usate nelle telecomunicazioni?
Il motivo principale è che, viaggiando alla velocità della luce in tutte le direzioni permettono collegamenti veloci tra due punti qualsiasi con poche infrastrutture rispetto ad un collegamento fisso, senza contare la possibilità di muoversi pur rimanendo connessi.

Però, le onde elettromagnetiche usate per le telecomunicazioni non possono essere pericolose per l'uomo, perchè sono a frequenza molto più bassa del visibile (parliamo di GHz, migliaia di milioni di hertz) e quindi dotate di minore energia: se l'energia di un fotone a 700 THz non è sufficiente a destabilizzare il nostro DNA, come può farlo un fotone a 1,2 GHz (una delle frequenze usate dai cellulari)?

Il discorso è diverso per le linee ad alta tensione.
Mentre per le telecomunicazioni le onde sono emesse ad una frequenza ben precisa e controllata (altimenti non funzionerebbe niente), i cavi dell'alta tensione producono onde elettromagnetiche solo come effetto collaterale del trasporto energetico, pertanto sono completamente incontrollate e ci sono ancora dubbi su quale possa essere la frequenza massima che possono emettere anche se, è abbastanza certo, che vadano molto al di sopra dell'ultravioletto.

 
 
 
 

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