Les 2 Moulins

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Filippo Bellissima: chi è?

Il signor Filippo Bellissima è un ex calzolaio che dice di aver trovato la causa (e il rimedio) ai mali del mondo.
Si dice viva a Livorno e bazzica nei ditorni dei licei locali oltre a quelli dell'Università di Pisa, in special modo nell'area della Facoltà di Ingegneria - che frequento - per diffondere le sue scoperte portentose.
Spesso alle 8:30 A.M. si diletta nel deliziare le nostre orecchie di studenti assonnati con il suo megafono, dal quale non è insolito sentirlo tuonare ammonimenti del tipo "Papa stronzo!" (e giuro che cito testualmente).
Il post che potete leggere qui sotto è la fedele riproduzione, parola per parola, di uno dei suoi scritti.

Buona lettura.

 
 

LA FAMIGLIA COS'E'?

1)Ratzinger, sei bambino!Molto bambino per me! Non sai come nasce la pace nelle famiglie! Non sai come si tolgono le carceri per qualunque reato! Non sai niente! E fai il Papa!
2)Nessuno ha diritto di parlare di scienza se non da una definizione
breve, soprattutto come nasce! Dico a te, Presidente degli Scenziati Mondiali ZICHICHI!
3)La scuola insegna a leggere, a scrivere, a far dei conti, ma non insegna a capire! Da qui il manicomio degli uomini dal Papa in giù!
4)Più lavoro, più povertà! Altrochè infrastrutture!

LA FAMIGLIA COS'E'?

Secondo Woityla Carlo, Papa, il suo successore Ratzinger Giuseppe, il boss Ruini Carlo Cardinale e la radicale Bonino Emma aspirante alla Presidenza della Repubblica come il professorino di economia Amato Giuliano, ne parlano spesso. I primi tre sono giovanotti, la quarta è signorina.
Sarebbero come tre falegnami che parlino di sartoria. Chi li capirebbe? I primi tre parlano a vanvera la quarta addirittura ha fatto la legge del divorzio , della separazione, perché secondo lei i genitori non vanno d'accordo, si bisticciano in presenza dei figli.
C'è pure una causa, dico io! Causa che so soltanto io per caso! E la svelerò in presenza dei giornalisti per diffonderla in tutto il mondo.
Così cessano anche le guerre e la fame nel mondo.
Per parlare di FAMIGLIA bisogna essere genitori. Gente di mestiere, competenti.
Più figli, più competenza! Che uno abbia studiato alla LATERANENSE, alla Cattolica, alla Bocconi, al Galileo Ferraris, alla Sorbona di Parigi, o nelle grandi università americane, magari ottenendo il 110 e lode, e ammesso in tutte le discipline: Economia, Avvocatura, Scienze Politiche, Magistratura, Ingegneria ecc. non fanno che aggravare la loro ignoranza che li fa diventare inconsapevolmente stupidi. Si stupidi! E non offendo perché è realtà! Incapaci di mantenersie quindi di mantenere la FAMIGLIA! Tutti i giorni per stare tranquilli! In pace con se e con le altre!
Altro che la verità che porta Riuni! Un ignorante!
I politici sbraitano perché vogliono stare bene! E né hanno il diritto! I Vescovi, i Cardinali, parlano ad alta voce perché volgiono star bene! E né hanno il diritto!Ma che volete che interessa a costoro Dio, Gesù Cristo, lo Spirito Santo, San Giuseppe, la Madonna, Natale, Capodanno, la Befana, Carnevale, Pasqua, San Francesco d'Assisi, Sant'Antonio da Padova, i partiti, i sindacati, la politica, la Presidenza della Repubblica, del senato, della camera, le elezioni che sono tutte beghe! Lontano dalle loro FAMIGLIE! Ma cosa interessa De Gasperi, La Pira, Don Sturzo, Bertinotti, D'Alema, Berlusconi, Pannella, Capezzoni, Fassino, il Nuovo Pignone, l'Elettrolux, la Piaggio, la Fiat ecc. insomma tutta la squadriglia politica e vaticanista. Giustamente questi signori hanno il diritto di star bene, in pace con le loro famiglie, e con le altre!
Per ottenere ciò debbono venire dietro a me! Alle mie scoperte! Papa compreso!

Filippo Bellissima
Livorno, 2 Gennaio 2006

 
 

Il café Le 2 Moulins apre i battenti

Avviso agli avventori: nihil's weblog si è trasformato in Le 2 Moulins, a cui da oggi parteciperò anch'io.
Buona pausa caffé a tutti.
Amélie & Nino

 
 

Un'Etica Senza Dio

Lecaldano riesce a fondere sapientemente teorie e concetti rendendo semplice la comprensione di filosofie già formulate da menti di primo piano come Nietzsche, Hume, Kant et al. e già codificate in romanzi del calibro de "I Fratelli Karamazov" di F.M. Dostoevskij, che dovrebbero ormai far parte del bagaglio culturale riconosciuto di una società civile.

Un libro, non tanto per gli Atei i quali sanno benissimo che l'etica è oggettivamente relativa al tempo ed al luogo, quanto per tutti quanti osino definirsi laici senza nemmeno chiedersi il significato reale del termine.

Infatti, quando in etica ci chiediamo cosa dobbiamo, o è giusto, o è bene fare, la domanda non può in alcun modo essere ridotta a un interrogativo riguardante il modo in cui le cose stanno di fatto e a quali sono i giudizi morali che gli esseri umani di fatto sottoscrivono. Se procediamo con l'obiettivo di cercare le leggi già date in natura, finiamo ancora una volta con l'assumere un atteggiamento di passività, che impedisce di cercare insieme i valori che dovranno guidare le nostre scelte in situazioni spesso completamente nuove e diverse rispetto a quelle risolte dalle generazioni che ci hanno preceduto e raggiungendo soluzioni che dovremo responsabilmente giustificare, non ai nostri antenati, ma ai nostri discendenti.
Una sintesi in un unicum divulgativo del genere dovrebbe, a mio parere, essere persino inutile ma, a causa di tutti coloro non ancora al corrente dell'evoluzione del pensiero umano avvenuta negli ultimi duecento anni e ancora convinti che la religione sia portatrice di valori tanto universali da dover essere imposti a tutti gli altri, questo saggio dovrebbe al più presto entrare a far parte della biblioteca - reale e mentale - di chiunque pretenda di appartenere al genere umano del XXI secolo.
Di fatto, la tendenza a trasformare le istituzioni pubbliche, e in particolare lo strumento del diritto, in un mezzo per far rispettare la legge divina comporta l'intolleranza nei confronti di concezioni diverse, che non lascia spazio né al liberalismo né alla democrazia [...]
La Chiesa cattolica pretende di imporre a tutti - per il loro bene - come debbono mettere al mondo i figli, come debbono morire, come devono mettere su famiglia e come devono curarsi.
Perché, benché il titolo sembri suggerire il contrario, Lecaldano non vuole insegnare il comportamento etico a chi già non crede, bensì cerca di spiegare a tutti i credenti - o meglio, a quei pochi credenti che avranno l'onestà intelletuale per leggerlo - che un'etica senza Dio, non solo è possibile, ma anzi
è solo mettendo da parte Dio che si può veramente avere una vita morale.
Infatti:
Accediamo all'etica quando la nostra condotta non è più spiegata e giustificata con frasi come "ho fatto questo perché me l'ha detto mio padre, il mio confessore, ecc.", "ho fatto questo perché si accorda con quanto accettano i miei concittadini" [...] Solo quando un individuo assume su di sé la responsabilità di ciò che ha fatto, avanzando le sue ragioni, testimonia il suo accesso alla sfera morale.
[Citazioni da Eugenio Lecaldano, Un'Etica Senza Dio, Laterza, Bari 2006]

 
 

La Citazione

E per tutti gli uomini, il mondo significa quella parte con cui ognuno entra in contatto: il suo partito, la sua setta, la sua chiesa, la sua classe sociale; al confronto, si potrà quasi definire liberale e di ampie vedute quell'uomo ai cui occhi il mondo arriva ad abbracciare il suo Paese o la sua epoca. La fede dell'individuo in questa autorità collettiva non vacillerà minimamente, neanche quando si renderà conto che altre epoche, altri Paesi, sette, chiese, classi e partiti hanno pensato esattamente il contrario e magari lo pensano ancora. Egli trasferisce al proprio mondo la responsabilità di avere ragione, di fronte al dissenso dei mondi altrui; e non lo turba mai il pensiero che solo un puro caso ha deciso quale di questi numerosi mondi sia oggetto della sua fiducia, e che le stesse cause che han fatto di lui un anglicano a Londra, avrebbero potuto farne un buddista o un confuciano a Pechino.
Eppure, è cosa di per se evidente, né la si potrebbere rendere più evidente con una sfilza di ragionamenti, che le epoche non sono più infallibili degli individui; a qualsiasi epoca è capitato di sostenere una quantità di opinioni che le epoche successive hanno ritenuto non solo false, ma assurde; ed è tanto certo che le epoche a venire respingeranno parecchie opinioni oggi generalmente diffuse, quanto è certo che molte opinioni un tempo diffuse sono oggi respinte da questa nostra epoca.


[Da John Stuart Mill, La libertà, in Id., La libertà, L'utilitarismo, L'asservimento delle donne, Rizzoli, Milano 1999, pp. 86-87]

 
 

Simpson Avatar



The Simpson Movie

 
 

La fuga dei cervellini

Con le ultime due legislature si sta in effetti delineando un piano condiviso per una adeguata limitazione del famigerato problema della fuga dei cervelli.

Il Problema, come si sa, consiste nel fatto che lo Stato Italia spende molti soldi per l'educazione e la formazione di menti giovani e, spesso, eccellenti per poi obbligar loro a fuggire all'estero per riuscire a dar frutto ai loro studi, perché gli investimenti nella ricerca sono di entità ridicola e perché le aziende pretendono di assumere i neolaureati con contratti da fame.

La soluzione abilmente messa negli ultimi dieci anni in atto dai nostri saggi governanti è tanto efficace quanto semplice: tagliare immediatamente le gambe ai futuri ricercatori riducendo al minimo i fondi all'istruzione primaria e secondaria così da renderla inadeguata a preparare le giovani leve per un università altrettanto in crisi (finanziaria).

 
 

Come fare informazione senza informare

Si è dato alla fuga. Danilo Coppola, un truffatore ed evasore da prima pagina, ha deciso di giocare l'ultima carta: approfittare di una falla nella rete di sicurezza che sarebbe dovuta servire per evitare proprio quello che è successo.

Questo quello che riportano i giornali, come Repubblica, ma molti staranno ancora chiedendosi cos'è che ha portato quel povero giovane prima in carcere e poi agli arresti domiciliari; se lo staranno chiedendo in molti, tranne quei pochi che hanno visto la puntata di Report del 4 novembre 2007.
Infatti, solo quei pochi, sanno quello che nessun telegiornale ci ha detto, sicuramente per problemi di spazio, e solo quei pochi hanno assistito a questo interessante dialogo:

DIRIGENTE SOCIETA’ FINANZIARIA
Coppola compra un immobile che vale 10 e lo incorpora in una società A, sempre per il valore di dieci euro, la società A è amministrata da un prestanome di Coppola. La seconda società B che fa riferimento allo stesso Coppola, ma é intestata a prestanome diversi dalla prima, compra l’immobile ad un prezzo di 100 euro quindi dieci volte il suo vero valore. L’acquisto viene finanziato attraverso un prestito bancario che può essere di 100 euro, che è l’intero importo. A questo punto la società B cede l’immobile ad una società C al prezzo iniziale di 10 euro. L’immobile è passato tre volte di mano pur essendo dello stesso imprenditore e alla fine entra formalmente nel suo patrimonio.

PAOLO MONDANI
Immagino che tutto questo accada per non pagare tasse no?

DIRIGENTE SOCIETA’ FINANZIARIA
Assolutamente sì, il giro d’immobili generava dell’Iva che doveva essere versata all’Erario, parliamo di decine di milioni di euro ma le società venivano fatte fallire apposta per non versare niente allo Stato.
Ma, in Italia, ormai questi non sono nemmeno più considerati reati e c'é gente che vorrebbe la sua scarcerazione:
MANIFESTANTE 1
Danilo deve tornare a casa!! Danilo non è un delinquente è una persona educata ha sempre rispettato tutti!

MANIFESTANTE 2
E’ un ragazzo buono! Non può stare in galera, ce stanno i pedofili, ce stanno i banditi, i terroristi... quello che ha detto e che sta pure al governo: cento mille Nassiria. Cioè ci rendiamo conto che gente che gira?
Consiglio vivamente tutti coloro i quali non lo avessero ancora visto di andare sul sito di Report e scaricarsi la puntata in questione: sono cose da far accapponare la pelle.

Report: puntata del 4 novembre.