Quello che è successo, e sta succedendo, a Napoli è solo un possibile sviluppo estremo di un problema più serio e diffuso ovvero: trovare una soluzione sostenibile per l'inquinamento.
Quando si affronta questo problema, è facile travisare il significato dell'aggettivo sostenibile.
Sembra che la risposta al problema debba essere sostenibile per la natura e per la nostra Terra così sfruttata e maltrattata, ma è facile dimostrare (ed è stato fatto) che alla Natura, del nostro comportamento su questa Terra, non interessa un fico secco.
Dobbiamo trovare una risposta sostenibile per noi, esseri umani o, se si è abbastanza egoisti da considerarlo uno sforzo eccessivo da sostenere per i figli degli altri, almeno per i nostri figli.
Continuando così, inquinando indiscriminatamente con rifiuti tossici e riempiendo l'aria di micro e nano-molecole dannose, presto la vita sulla Terra diventerà sempre più insalubre, rendoci sempre più difficile procurarci del cibo che non ci uccida prima dei trent'anni perché inquinato. Senza considerare che l'assottigliamento dello strato di ozono potrebbe uccidere molto prima qualsiasi forma di vita terrestre (non acquatica) per irradiazione ultravioletta.
Ma sulla Terra continuerà sempre a funzionare quel meccanismo perverso che va sotto il nome di evoluzione e che potrà ripartire sempre da quel poco rimasto per riportare alla vita l'intero pianeta: per la Natura continuerà a prosperare sulla Terra, con o senza di noi.
Se vogliamo esserci e Se non vogliamo condannare la nostra progenie all'estinzione è nostro dovere finirla immediatamente di credere nella Divina Provvidenza e rimboccarci le mani.
Questo è un video nel quale un esperto di tecnologie ambientali e consulente del Ministro dell'Ambiente, fa un quadro della situazione e delle tecnologie esistenti rivalutando enormemente quello che, ad oggi, viene presentato da tutti gli organi di stampa italiani, la panacea di tutti i mali: l'inceneritore.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Posta un commento 0 commenti: