Questo bel fumetto mi è capitato tra le mani un paio di anni fa durante una delle mie tante escursioni in libreria: la sua grafica semplice ed essenziale, in bianco e nero ma molto espressiva, mi colpirono subito.
La scelta del titolo è indicativa: come Persepolis era l'antica capitale dell'Impero Persiano, costruita da Ciro II intorno al 560 A.C. di cui oggi rimangono solo rovine a celebrazione dell'antico splendore del regno, così dell'antica libertà e del progressismo che erano presenti in Iran prima della Rivoluzione, oggi non rimangono che rovine.
Persepolis è la storia di Marjane Satrapi (l'autrice e disegnatrice) : nella prima parte vediamo i mutamenti politici dell'Iran, dalla Rivoluzione alla guerra Iran-Iraq, con gli occhi di Marjane bambina, mentre nella seconda la Satrapi narra della sua vita a Parigi, dove i genitori preoccupati per la difficile situazione in cui si trova il Paese - soprattutto per le donne - la inducono a trasferirsi.
La visione dall'interno di un Paese come l'Iran (di cui noi occidentali sappiamo ben poco sul piano culturale) e, per contro, la visione dall'esterno di noi occidentali è uno dei maggiori meriti di questo romanzo a fumetti raccontato sempre con ironia e sincerità anche nei passaggi più dolorosi per la sua autrice.
Da questa storia e con lo stesso titolo è stato anche tratto un lungometraggio animato - disegnato dalla stessa Satrapi e da Vincent Paronnaud - che ha vinto il Premio della Giuria al Festival di Cannes 2007 e di cui è prevista l'uscita nelle sale italiane il 22 febbraio 2008: dal trailer sembra proprio che il film sia all'altezza della sua versione su carta. Non perdetelo.
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